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5 modi per distrarti dall’acufene

distrarti da acufene

Angie Aspinall è una giornalista freelance e blogger che fa parte del team dei Phonak hEARoes. All’età di 30 anni, le è stata diagnosticata una Otosclerosi nell’orecchio destro. Dal 2011 è affetta da ipoacusia profonda nel suo orecchio destro.

In questo articolo Angie ci racconta 5 modi che lei utilizza per distrarre il suo cervello dal fischio costante dell’acufene durante la giornata.


A dire la verità, soffro sempre di acufene. Ma ci sono certe volte che non lo sento, perché sono concentrata su altre cose.
Ho scoperto che qualche attività mi aiuta a concentrarmi meno sull’acufene, dandomi pace e tranquillità dal fischio continuo alle orecchie. Spero che alcune di queste, possano essere utili anche per voi.
Questi sono i miei consigli per distrarti dall’acufene.

 

Fare una passeggiata

distrarti da acufene fare una passeggiata

Fortunatamente vivo in una zona molto pittoresca nella campagna scozzese. Ogni volta che esco di casa, vedo paesaggi splendidi e animali stupendi tra cui uccelli, cavalli, pecore, lepri e conigli. C’è sempre qualcosa da vedere, che sia un animale, il panorama, un tappeto di campi arati o i coloratissimi fiori che fanno capolino dalle siepi. Sono talmente concentrata su quello che vedo, respiro e sento, che il mio acufene passa in secondo piano.

 

Passare il tempo con il proprio cane

Quando gioco con il mio cane, lo spazzolo o lo porto fuori, lui si porta via il 100% della mia attenzione, e non c’è spazio per il fischio alle orecchie. Mi diverto con lui passando del tempo almeno una volta al giorno e ha una capacità incredibile di rilassarmi. I cani semplicemente rendono la vita migliore!

 

Leggere un libro

Trovo che la lettura sia un passatempo coinvolgente, quindi, quando leggo, non dò importanza al mio acufene. Da bambina, ero una lettrice accanita: divoravo regolarmente dai 4 agli 8 libri alla settimana prendendoli dalla biblioteca del mio paese. Mi ricordo che molte volte mia mamma apriva la porta della mia cameretta in piena notte e mi trovava ancora sveglia a leggere. La supplicavo con capricci del tipo: “Mi mancano solamente 6 pagine!” oppure “Sono quasi alla fine del capitolo.”

Ho ereditato questa impossibilità di lasciare il capitolo a metà da mio padre. Anche lui deve vedere film e leggere libri fino alla fine. Mia mamma, invece, può lasciare un lavoro a maglia a metà ed andare a letto! Mi sono sempre chiesta come ci riesca! Ad ogni modo, è mia mamma che mi ha fatto coltivare questo amore per la lettura fino a notte fonda e visto che è stata lei a farmi leggere per la prima volta, è facile capire perché in fondo non riesce a limitarmi le ore di lettura.
Mi piace perdermi in un libro e quando ho tempo, non vedo l’ora di leggere un libro dalla prima all’ultima pagina in un solo giorno. È un giorno di pace e tranquillità totale per me e il giusto modo per rilassarmi.

 

Fare giardinaggio

Un altro passatempo che ho ereditato dai miei genitori è fare giardinaggio. Mi piace visitare i giardini botanici, ma anche lavorarci, potare le piante e fare piccoli lavoretti, come togliere le erbacce. Lo scorso weekend, ho raccolto molti germogli e li ho piantati in una serra dove, nelle prossime sei o otto settimane, spero facciano le radici. Tutte le volte che cercavo di capire dove piantare i germogli, quali foglie rimuovere, quale vaso usare, fui totalmente immersa, e il mio acufene passò quindi in secondo piano.

 

Colorare

Negli ultimi anni, i libri da colorare per adulti sono diventati una vera e propria moda. L’anno scorso, ho comprato ‘Secret Garden: An Inky Treasure Hunt and Coloring Book’ di Johanna Basford come regalo per un mio amico e me ne sono comprato una copia anche per me. Da allora, ho colorato con pennarelli, matite, le matite Caran d’ache e persino con gli acquarelli. Mi piace, colorare mi rilassa, ma in effetti mi rendo conto che senza una musica in sottofondo, a volte sento il fischio alle orecchie. Colorare non mi occupa la mente abbastanza; nonostante ciò, molti miei amici con perdite uditive affermano che questa attività ricreativa li aiuta a distrarsi dall’acufene, quindi…perché non provare?