Come le nostre abitudini di ascolto influiscono sul nostro udito

Le abitudini di ascolto sono uno dei fattori più importanti da considerare quando si parla di salute dell’udito. Per esempio, l’ascolto di musica ad alto volume per periodi prolungati può alla lunga danneggiare la nostra capacità uditiva.

Una nuova ricerca pubblicata recentemente dal BMJ Global Health ha messo in evidenza come siano sempre più diffuse tra i giovani abitudini di ascolto scorrette, che possono risultare in un danno permanente dell’udito: dalla ricerca infatti è emerso che, nel mondo, da 600 milioni a 1,3 miliardi di persone sono a rischio di perdita dell’udito!

Quali sono le abitudini di ascolto scorrette?

La perdita dell’udito e le abitudini di ascolto scorrette sono state al centro di questo studio. Sono stati presi in considerazione due diverse situazioni: l’utilizzo di dispositivi di ascolto personali e la frequentazione di luoghi di intrattenimento ad alto volume. I dispositivi di ascolto personali comprendono cuffie e auricolari. I luoghi di intrattenimento ad alto volume, invece, comprendono luoghi come concerti, discoteche e bar.

Affinché l’utilizzo di dispositivi di ascolto personali siano considerati una pratica di ascolto non sicura, una persona deve ascoltare suoni a più di 80 dB per 40 ore alla settimana. Se si frequenta un locale di intrattenimento ad alto volume due o più volte al mese, si rientra nella categoria delle abitudini di ascolto non sicure.

Ai fini della ricerca, per determinare se una pratica di ascolto non è sicura, sono stati presi in considerazione diversi fattori tra cui l’intensità, la durata e la frequenza del suono.

Abitudini di ascolto: i risultati dello studio

Lo studio ha preso in considerazione la popolazione mondiale di età compresa tra i 12 e i 34 anni, per un totale di circa 2 miliardi e 800 milioni. Di questi individui, i tassi di prevalenza sono i seguenti:
► Persone che utilizzano dispositivi di ascolto personali: 23.81%
► Persone esposte a luoghi di intrattenimento ad alto volume: 48.20%

Ciò significa che da 600 milioni fino a 1,3 miliardi di persone sono potenzialmente a rischio di perdita dell’udito nei prossimi anni.

L’importanza della prevenzione e della protezione dell’udito

La CNN ha intervistato Lauren K. Dillard, la responsabile dello studio. Ha spiegato che il fischio nelle orecchie è uno dei segnali che la musica che stiamo ascoltando è troppo alta. La dottoressa consiglia di abbassare il volume della musica nei dispositivi e di ascoltare la musica per un tempo più breve. Altre raccomandazioni sulle aibitudini di ascolto più salutari includono l’uso di auricolari con funzioni che riducono il rumore di fondo. Con meno rumori di fondo, è possibile ascoltare la musica a volumi più bassi senza essere distratti dai rumori che ci circondano.

Per quanto riguarda i concerti e la musica dal vivo invece, Dillard consiglia di stare lontani dagli altoparlanti e fare brevi pause allontanandosi di tanto in tanto dalle fonti di rumore più forti.

Esistono inoltre in commercio dispositivi di protezione come i Phonak Serenity Choice che consentono di ridurre l’intensità dei rumori che arrivano al nostro orecchio, cancellando il rumore e i suoni intensi e mantenendo i suoni importanti e il parlato.
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Maggiore consapevolezza riguardo le abitudini di ascolto

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che la perdita di udito invalidante possa raddoppiare in assenza di protocolli di prevenzione. Le ricerche hanno dimostrato l’aumento del rischio di danni permanenti all’udito e di acufeni per coloro che sviluppano abitudini di ascolto non sicure. È stato dimostrato che questi fattori aumentano anche il rischio di perdita dell’udito legata all’età, come dimostrato da un altro studio di Kujawa e Liberman (2006).

Fortunatamente, ricerche come queste possono essere di grande stimolo nella diffusione di abitudini legate all’ascolto più sane, migliorando la consapevolezza delle persone riguardo l’importanza di un udito sano e in forma.